Non esiste pulviscolo di spazio che non vibri di messaggi (Edgar Morin)

1.Essenza

XX.Ogni comunicazione ha origine dall’incontro creativo di due principi complementari da cui scaturisce un confronto dialettico che può dare inizio ad un processo di significazione diretto verso una rappresentazione possibile.

tetra Symbol 1°

Come emerge dai principali sistemi filosofici che si sono succeduti in ogni epoca, sono due i principi complementari che lavorano incessantemente per sostenere le manifestazioni della realtà: uno è il principio dionisiaco e irrazionale che vivifica il mondo, l’altro è il principio apollineo e razionale su cui è fondata la struttura stessa della realtà.
Nonostante la relazione tra questi principi sia inscindibile, nell'epoca che ci stiamo lasciando alle spalle è divenuta conflitto e l’uomo ha cercato in ogni modo di risolverla nella prevaricazione di una parte o nella sintesi di entrambe. In questo modo, ci siamo lasciati imprigionare in una sorta di metafora bidimensionale, dimenticando che tra finito e infinito, tra spirito e materia, tra realtà immanente e trascendente, non c’è alcun conflitto, ne scelta, ne frattura filosofica da sanare, ma solo infiniti passaggi tra due principi complementari che stabiliscono una rete di connessioni che si estende ad ogni livello di realtà.
La dualità è noumenica, profonda, incancellabile, e il nostro scopo non è quello di realizzare una nuova unità, ma di armonizzare le parti per raggiungere ciò che gli alchimisti chiamavano la “coniunctio oppositorum”.

Nel perseguimento dello stesso ideale, l’essenza della Comunicazione Alchemica consiste nel fulgore di un Estro creativo, nella sapienza di un Intelletto armonico, nell’Intuizione di una forma possibile e nella Solerzia di chi intende realizzare le proprie aspirazioni.

1.1.Estro

XI.È oltre i confini della ragione il luogo da cui scaturisce la vitalità del senso.

È giunto il momento della disillusione. La progressiva deflagrazione di tutti i modelli deterministici, nati con la presunzione di assolutizzare il mondo, dimostra che la razionalità non è sufficiente a garantire il benessere e la prosperità e nonostante il culto della ragione abbia cercato di confinarla ed escluderla, l’irrazionalità è parte integrante della nostra realtà. La sua vitalità è una funzione attiva e insostituibile nell'evoluzione dell'universo, e rappresenta per l’uomo la risorsa più importante per trascendere gli schemi e dar seguito alla propria immaginazione creativa.

Siamo tutto ciò che vorremmo essere: esploratori dell’inconosciuto, manipolatori dell’indefinibile, pazzi e visionari che rifiutano di imbrigliare la loro essenza e intendono ampliare i propri limiti fino a realizzare l’impossibile.

1.2.Intelletto

XII.Perché un significato possa diventare un itinerario di senso è necessario venga subordinato alle convenzioni di uno dei mondi possibili.

Nell'immaginario ogni cosa può essere qualunque cosa, ma l’intelletto ci insegna a separare una cosa dall'altra per renderla unica e irripetibile. Il caos delle diversità si contrappone all’ordine delle identità, ma tale confronto non è che una declinazione della dialettica primigenia da cui ha origine ogni manifestazione della realtà.
Assumendo questa prospettiva è possibile superare le logiche del pensiero esclusivo, facendo della propria ragione un sistema includente e armonico in cui perfino la follia può trovare il proprio posto.

Ammaestriamo l’assurdo, non perché si annichilisca, ma perché impari a danzare con la realtà esprimendo liberamente la sua vitalità. Per questo ci consideriamo scienziati del divenire, specializzati nell’ordinare il caos senza smarrirne il potenziale creativo.

1.3.Intuizione

XIII.Ogni comunicazione è accordata a un ritmo e ispirato da uno stile da cui discendono tutte le forme delle sue rappresentazioni possibili.

Benché le esperienze soggettive siano molteplici, ognuna si esprime sempre sulle note di una sola sinfonia universale. Accogliendo tale principio possiamo supporre che nelle profondità dell’animo umano sia possibile accedere alla dimensione dove prendono vita gli archetipi, agglomerati di forme e interpretazioni che si ritrovano onnipresenti e invariati in epoche e culture diverse. Quel luogo può essere considerato un enorme laboratorio alchemico in cui solo un sapiente alchimista può riuscire ad intuire la provenienza degli elementi che al suo interno danzano al ritmo di quella armonia che accompagna tutte le realtà possibili. Ogni storia può accordarsi a quel ritmo e accogliere le ispirazioni più profonde la dove non vi è nulla di definito e tra i chiaroscuri giocano a rincorrersi le ombre delle idee.

Lo stile che infondiamo alle nostre creazioni attinge a quel pantano dall'incommensurabile bellezza, che comprende tutti i totem, i simboli preistorici, i tesori dei tempi passati e futuri. Una dimensione ai confini dell’inconscio, dove sono custoditi i misteri di ogni intuizione e da cui si diffonde la melodia che ha ispirato la molteplicità delle forme del divenire e da cui hanno attinto tutti gli artisti di ogni luogo e ogni tempo.

1.4.Solerzia

XIIII.Il principio e la fine di qualsiasi comunicazione consiste nell’ideazione, nell'immaginazione e nella rappresentazione di un itinerario di senso.

Ogni intenzionalità comunicativa si realizza attraverso un processo di significazione che possa creare una connessione tra il significato che si intende comunicare e i suoi possibili referenti nella realtà tangibile.
Non sempre cielo e terra si incontrano, ma lasciando che l’immaginazione supporti la ragione, è possibile ampliare i propri orizzonti per riconoscere distintamente la meta verso cui dirigere il senso. In virtù di questa prospettiva è possibile distinguere nitidamente la direzione verso cui orientare un itinerario di senso che possa congiungere significato e significante.

Intendiamo riappropriarci della nostra follia originale affinché coinvolga l’intelletto in una spirale creativa in grado di rinnovare i sensi, cambiare le prospettive, trasformare la nostra percezione del mondo, sino a ricavare uno spazio in cui possa nascere un modo di fare comunicazione che possa costruire un ponte tra idealità e realtà.

 

2.Conoscenza

XV.Ogni comunicazione è sempre subordinata a un sistema di significazione che regola il divenire di ogni itinerario di senso.

tetra Symbol 2Le analogie della linearità, su cui si fondava il paradigma della conoscenza, non sono più sufficienti per dar conto delle infinite combinazioni generate dalla dialettica degli opposti.
L’Alchimia della Comunicazione è un cammino di scoperta che ha inizio dalla consapevolezza di come, nell’infinitamente piccolo e nell’infinitamente grande, vige il medesimo Logos, che non assolutizza l’universo con rigide norme, ma lo conduce ad una proliferazione infinita di esistenze possibili.

Sappiamo che per comprendere la ragione che governa il mondo dappertutto, occorre una mente vitale, che sappia prendere Coscienza del mondo nelle sue infinite manifestazioni. Una mente libera che sappia sostenere la continua Ricerca di una nuova prospettiva. Una mente creativa, che nel segno del Sincretismo ci consenta di riconoscere tutte le componenti della realtà, per imparare a scomporla e ricomporla, sino a raggiungere la perfetta Armonia delle parti

2.1.Coscienza

XVI.Perché un significato possa rappresentarsi nella realtà è necessario che la sua vitalità sia accordata alle logiche di un sistema che gli conceda la possibilità di percorrere un itinerario di senso.

Perfino la coscienza dell’uomo, dal momento in cui comincia il suo cammino verso la sua rappresentazione, apprende immediatamente della sua duplice natura. Libera e legata al contempo, deve imparare ad elevare la propria ragione per ampliare i limiti del suo discernimento fino a contemplare l’unità del tutto.
È necessario comprendere che tra ciò che pensiamo o immaginiamo, e ciò che viviamo; vi è sempre un itinerario di senso che si rinnova continuamente. Ma perché tale itinerario possa condurre nella realtà il senso per cui è stato iniziato, occorre la forza di una coscienza indipendente, che contemplando se stessa, impari a conciliare le sue parti per controllare il flusso del divenire senza restare soggiogata dalle logiche del sistema, progredendo spedita verso il fine che deve realizzare. Nel suo carattere includente e armonizzante l’Alchimia della Comunicazione reclama una nuova dimensione del pensiero che dia seguito alla scintilla che anima il desiderio di consapevolezza.

Intendiamo alimentare la nostra volontà di conoscenza, in modo da riscoprire il ruolo che ci consenta di partecipare attivamente al progresso della società.

2.2.Ricerca

XVII.In ogni comunicazione è sempre possibile distinguere i principi dialettici da cui ha avuto origine l’itinerario di senso e attorno ai quali si dispongono tutti gli elementi della significazione.

Bisogna sconvolgere una particolare certezza da tutti condivisa, ovvero la certezza che le concezioni del mondo basate sul senso comune, siano definitive. È necessario capovolgere le prospettive e guardare il mondo a testa in giù per comprendere che ogni realtà scaturisce dal suo opposto ed è al contempo il suo contrario.
La conoscenza che perseguiamo non presuppone confini prestabiliti, ma libera da inutili orpelli, diviene una ricerca che non si lascia imprigionare da nessun genere di rigidità. L’unico assolutismo concesso, è l’assenza di ogni assolutismo. Nessun centro quindi, ma infiniti centri possibili.
Per assumere questa prospettiva bisogna essere consapevoli che i frammenti del sapere sono ovunque: che siano le pagine di un libro, i byte della rete o le parole di altre persone; chiunque persegue l’ideale della scoperta, deve avere il coraggio di rompere gli schemi accademici e immergersi nell’oceano delle conoscenze senza tempo per riportare alla luce gli immensi tesori che vi sono celati.

Intendiamo assumerci il compito di sfidare la convenzione imposta da uno status quo incapace di cogliere i cambiamenti del mondo nella loro complessità. È tempo di cortocircuitare il pensiero e superare le dicotomie del passato per contemplare i principi dialettici alla base di ogni realtà.

2.3.Sincretismo

XVIII.Ogni rappresentazione della realtà è una combinazione di elementi significanti organizzati secondo uno schema predeterminato.

Dopo l’abbuffata deterministica, assistiamo oggi ad un graduale ritorno dell’immaginario, per cui il nuovo modello di individuo ricerca in ogni circostanza gli accostamenti più disparati, collegando le proprie esperienze ad ogni livello di realtà, sia essa ideale, concettuale, formale o sensoriale.
Il processo di composizione e scomposizione degli elementi è riscontrabile in qualsiasi sistema e non vi è limite alle combinazioni che si possono ottenere. In questa mescolanza senza tempo, tutto è in relazione con tutto e la nostra realtà non è che un continuo rinnovamento delle declinazioni che discendono dalla dialettica primigenia tra Caos e Cosmos.
In virtù di queste frenetiche evoluzioni siamo giunti a un punto in cui i contorni sfumano, le culture convergono, le identità si dissolvono, e inesorabilmente vengono meno i riferimenti di una volta. Tutto cambia tranne il principio di unità e coerenza che regola il divenire di ogni cosa.

Come fu per gli antichi alchimisti, anche la Comunicazione Alchemica aspira alla comprensione di tale principio, ed è per questo che siamo sempre alla ricerca di nuove combinazioni, nuove formule, nuovi mélange in grado di accordare gli elementi della comunicazione ad ogni livello di realtà.
Per farlo ci serviamo di un metodo che si sviluppa secondo una logica inter-sistemica che prevede quattro livelli di sviluppo. Una tetra partizione che attraverso un analisi trasversale della complessità è in grado di assimilare qualsiasi sistema garantendo la coerenza e l’integrazione di ogni suo elemento.

  • Il primo è il livello delle emanazioni ideali. Ovvero dove nascono i significati e si manifesta una intenzionalità comunicativa.
  • Il secondo è il livello delle creazioni concettuali. Ovvero dove la vitalità del senso si subordina alle logiche di un sistema per concepire tutti i suoi itinerari possibili.
  • Il terzo è il livello delle declinazioni formali. Ovvero dove il senso assume una delle sue forme possibili prima di indirizzarsi verso la sua manifestazione.
  • Il quarto è il livello delle manifestazioni reali. Ovvero dove un itinerario di senso si manifesta nella realtà tangibile.

Ogni livello è disposto attorno a un punto di equilibrio quintessenziale e riproduce al suo interno il medesimo schema.

2.4.Armonia

XVIIII.Come sempre accade in natura, anche un sistema di significazione tende all’armonia e all’equilibrio dei principi dialettici che operano nel suo livello più profondo.

Il sogno di una logica in grado di comprendere e assimilare tutte le espressioni di una realtà meccanica e prevedibile si è infranto definitivamente. La nuova concezione del mondo apre a scenari inediti in cui le declinazioni della razionalità e dell’irrazionalità concorrono, nello stesso confronto dialettico, alla creazione di una nuova dimensione sociale.
Che sia in se stessi, nel contesto in cui ci muoviamo, nelle dinamiche sociali o in ogni singolo istante della propria quotidianità; non esiste ambito nella nostra vita in cui non siano coinvolti tali principi. Anima e corpo, natura e cultura, individualità e socialità, idealità e realtà; sono queste secondo la Comunicazione Alchemica le dialettiche della complessità che obbligano l’uomo all'incessante ricerca dell’armonia.
Per questo il nuovo paradigma non potrà più assecondare l’ostentazione delle diversità, ma dovrà sostenere il profondo desiderio di equilibrio che si sta rapidamente diffondendo nella società. Non sarà più la seduzione delle forme a produrre adesione a un messaggio, ma la brillantezza del senso che si distinguerà nell'armonia dei suoi elementi.
L’unità si scinde nel molteplice, ma l’armonia del molteplice è un’unità in potenza. Ed è proprio in questa unità onnicomprensiva, che trascende ogni dualità, che si sostanzia il nostro pensiero.

Per ottenere delle formule di comunicazione nel segno della temperanza, abbiamo scelto di mescolare il pensiero logico al pensiero analogico, per giungere sino all'elaborazione di un composto che liberi il movimento dialettico della significazione e assicuri una sincera opportunità di comprensione.

 

Ci presentiamo al mondo come protagonisti del nostro tempo e ci rivolgiamo al futuro ispirati da un ideale unitario che considera tutto ciò che esiste come parte di un’immensa sinfonia

3.Interpretazione

X.Ogni comunicazione prende forma nell’espressione o nell’interpretazione degli elementi che compongono un itinerario di senso.

tetra Symbol 3Non vi è limite alle forme del divenire e dal momento che ogni significato può essere espresso in una miriade di modi, non è possibile tracciare un itinerario di senso assoluto. Bisogna invece saper disporre gli elementi della Comunicazione in modo da preservare la relazione tra i principi dialettici e assicurare ogni espressione o interpretazione possibili.
Secondo i principi della Comunicazione Alchemica è possibile stabilire un centro a cui legare i fili d’Arianna in grado di guidare il processo inferenziale oltre l’intrico degli itinerari possibili, sino alla comprensione dei significati più profondi.

Il segreto delle nostre formule di comunicazione è custodito nella Passione con cui ci immergiamo nelle nostre esperienze; nella padronanza di un Linguaggio creativo in grado di istruire la molteplicità delle forme; nella discrezionalità di un’Estetica raffinata e complessa e nell'abilità di risalire gli itinerari del senso scovando i Segni delle loro manifestazioni.

3.1.Passione

XI.Dalla complementarità dei principi dialettici scaturisce la forza responsabile dei processi di connessione e disconnessione degli elementi di qualsiasi sistema.

Non vi è nulla che non porti impresso il segno della dualità e come abbiamo sostenuto nei precedenti enunciati, il divenire delle cose non è che un continuo compenetrarsi e un vicendevole rigenerarsi dei suoi principi dialettici. È dal loro incontro che ha origine ogni cosa ed è grazie al loro connubio che si sprigiona l’energia che connette il tutto con le parti.
La passione è per l’uomo l’espressione della stessa vitalità, ovvero ciò che infiamma la sua anima e lo spinge verso nuove esperienze, nuove relazioni, alla continua ricerca del modo migliore per esprimere ciò che è veramente.
Una tale energia è in grado di scolpire qualunque forma e dar vita a qualsiasi creazione, ma per poterla governare senza esserne travolti, occorre l’abilità di un funambolo che sappia avanzare con destrezza sull’impercettibile confine che separa scienza e follia, ragione ed emozione, fantasia e realtà.
Chi sceglie di aderire ai principi della Comunicazione Alchemica, sceglie di non rinnegare la propria duplice natura, prodigandosi per conciliare le sue parti in modo che dal loro connubio possa generarsi la magia del loro incontro creativo.

A meta strada tra coloro che pensano razionalmente e i folli che si lasciano possedere dalla propria immaginazione, ci innamoriamo continuamente delle nostre idee, diamo libero sfogo alle nostre emozioni e ci lasciamo coinvolgere dai nostri progetti affrontando ogni sfida con entusiasmo e determinazione.

3.2.Linguaggio

XII.Le logiche di un sistema di significazione si declinano in un codice complesso che regola l’articolazione degli elementi uniformando espressione e interpretazione.

Ogni sistema di significazione è tale in quanto i processi che si sviluppano al suo interno sono regolati da un codice che presiede alla corretta composizione e scomposizione dei suoi enunciati.
Per emulare il codice di queste composizioni, il linguaggio della Comunicazione Alchemica ricorre ad una sinuosa architettura acrobatica, che attraverso un articolato sistema di metafore, è in grado di leggere la complessità e ordinare i suoi elementi come fossero le parti di un racconto.

Attraverso la medesima prospettiva consideriamo la realtà come un sistema le cui vicende si combinano tra loro in base all'ordine imposto da una complessa grammatica delle rappresentazioni che consente la sincronicità di tutte le sue espressioni e manifestazioni.

3.3.Estetica

XIII.L’espressione dei significati e l’interpretazione dei significanti sono fondate su una discrezionalità che verifica le forme della comunicazione determinando lo sviluppo degli itinerari di senso.

La bellezza del mondo è segno della sua perfezione e la perfezione è il risultato di un processo che presiede all’eterno divenire della realtà. Per interpretare le sue dinamiche è necessario dare forma alle logiche del sincretismo per costruire una discrezionalità basata su un pensiero includente e armonizzante.

Per questo valutiamo ciò che ci circonda ricorrendo ad una estetica delle complessità che consiste in quattro livelli di discernimento, che nel loro insieme formano un sistema in grado di stabilire le giuste proporzioni tra finito e infinito.

  • Nell’estetica di primo livello sono valutate le valorizzazioni ideali, legate principalmente alla capacità di suscitare un coinvolgimento emotivo e irrazionale.
  • Nell’estetica di secondo livello sono valutate le valorizzazioni concettuali, legate principalmente alla capacità di acquisire un contenuto intellettuale e razionale.
  • Nell’estetica di terzo livello sono valutate le valorizzazioni formali, legate principalmente all’interpretazione dei canoni estetici legati a ciò che appare.
  • Nell’estetica di quarto livello si esprimono le valorizzazioni sensoriali, legate principalmente alla percezione estesica delle rappresentazioni e alla loro fruibilità pratica e funzionale..

Ogni livello è disposto attorno a un punto di equilibrio quintessenziale e riproduce al suo interno il medesimo schema.

3.4. Segno

XIIII.Le tracce degli itinerari di senso che si sviluppano all’interno di un sistema di significazione, costituiscono un patrimonio di segni che possono essere impiegati nell’espressione o nell’interpretazione di altri itinerari.

Ogni segno non è che un frammento di un itinerario che unisce un significante al suo significato. Ha origine dall’espressione di un contenuto essenziale e si rinnova ad ogni sua interpretazione. La comprensione della sua funzione è un presupposto imprescindibile della Comunicazione Alchemica e costituisce uno dei momenti chiave per l’accrescimento della propria consapevolezza e l’estensione graduale del proprio universo di riferimento.
Tutti i misteri della realtà sono celati nei segni della sua rappresentazione e non vi è nemmeno un suo frammento che non vibri di messaggi, ma per imparare a decifrarne il senso è necessario comprendere che ciò che appare ai sensi non è decisivo, poiché nel mondo la verità è presente solo come ombra, segno di qualcosa di diverso, di un qualcosa che è presente altrove.
È bene sapere che, sebbene la materia sia il luogo della finitezza, quello che è determinante non è la materia in sé, quanto la forma che vi è impressa e ciò a cui la forma si riferisce.
In virtù della sua duplice natura di concetto e immagine, ogni segno può essere considerato l’anello di una catena inferenziale in grado di estendersi all’infinito. Per questo l’interpretazione è una faccenda complessa in cui il ricordo del passato, le percezioni del presente e le aspettative del futuro creano un’indistricabile trama di percezioni possibili.
In base ai principi della Comunicazione Alchemica ogni elemento dell’esperienza viene interpretato come fosse parte di un complesso tessuto simbolico ed immaginifico la cui figura chiave è l’analogia.
Tutte le cose sono legate tra loro come segni e chiunque intenda comprendere il linguaggio della realtà, deve sapere che memoria e cultura sono gli unici espedienti in grado di sviluppare una coscienza sistemica che possa riconoscere le infinite declinazioni del senso e risalire i suoi itinerari attraverso i vari livelli di realtà.

Il nostro cammino di ricerca non si limita ad una erudizione fine a se stessa, ma considera ogni esperienza nella sua globalità, come fosse un segno o una traccia da cui è sempre possibile ricavare un indizio di verità.

 

4.Sostanza

V.Ogni frammento della realtà è sempre conseguenza di uno o più processi di significazione.

tetra Symbol 1Gli elementi della Comunicazione Alchemica non sono sostanze della sola materialità, ma le componenti di un itinerario di senso che procede dall’idealità alla realtà.
Consapevoli di ciò che siamo stati, ci presentiamo al mondo come protagonisti del nostro tempo e ci rivolgiamo al futuro ispirati da un ideale unitario che considera il tutto come un’immensa sinfonia in cui ogni individuo interpreta un ruolo altamente creativo.
Per questo motivo lo spazio dove diamo vita alle nostre formule, non coincide con un laboratorio dove tutto è ristretto, ma è un’Agorà in cui il confronto e la condivisione sono l’anima di ogni cosa.
Accomunati dalla stessa passione per l’eccellenza, non temiamo le diversità, ma siamo pronti ad accogliere tutti coloro che possiedono un orizzonte a cui tendere, una filosofia da contemplare, uno stile a cui ispirarsi e uno scopo da realizzare.

Non siamo in un luogo né in un tempo precisi, perché siamo stati, siamo e saremo tutti coloro che inseguono la propria Vocazione, coscienze che meditano la loro Evoluzione, creativi che esprimono la loro Arte, ma soprattutto, cittadini del mondo che desiderano dare un senso alla propria Esistenza.

4.1.Vocazione

VI.Perché un significato possa rappresentarsi nella realtà al massimo delle sue potenzialità, è necessario che il significante che lo rappresenta sia il risultato di un itinerario di senso perfettamente accordato all’essenza da cui discende.

Ogni cosa che ci circonda può essere considerata come un’opera in divenire di cui è possibile riconoscere l’aspetto attuale e quello potenziale; ovvero, ciò che c’è e ciò che potrebbe esserci.
Così è per ogni uomo che contemplando se stesso intuisce i tratti della grande opera, suscitando il desiderio di riscoprire la sua essenza per inaugurare l’itinerario verso la realizzazione di ciò che è veramente.
Ma sappiamo che la scoperta della propria vocazione non si manifesta in un lampo di coscienza, ma in un laborioso processo di individuazione che a lungo andare può rinnovare la nostra visione della realtà e dar seguito a quell’esperienza di libertà che ha caratterizzato le storie di tutti coloro che hanno partecipato attivamente al progresso della società e del mondo in cui viviamo.
Per considerarsi un Alchimista bisogna saper immergersi in quel sentimento di meraviglia che può concedere di attingere alla bellezza che c’è in ogni manifestazione della realtà, imparando a immaginare le sue infinite possibilità di sviluppo.
Come per gli antichi alchimisti anche noi inseguiamo il medesimo ideale ed è per questo che siamo alla continua ricerca delle formule più adeguate per far progredire l’attuale verso il potenziale.
È questo il nostro più grande talento: riuscire ad distinguere il potenziale inespresso delle individualità con cui ci relazioniamo, per contribuire al loro sviluppo e accompagnarle il più vicino possibile al loro massimo splendore.

Per questo motivo intendiamo diventare l’avanguardia di una nuova cultura della comunicazione, trasformando il nostro studio in un moderno laboratorio alchemico in cui ideare e realizzare formule di comunicazione che sostengano le individualità disposte ad accettare le sfide della nuova epoca.

4.2.Evoluzione

VII.Ogni itinerario di senso che giunge ad una sua rappresentazione presuppone un cambiamento nella realtà in cui si manifesta.

I cambiamenti determinati dalla rappresentazione di un itinerario di senso hanno conseguenze variabili su tutti gli itinerari interconnessi e il mondo in cui viviamo non è che un risultato di queste dinamiche.
Nonostante l’incertezza sia una delle caratteristiche più evidenti della società postmoderna, possiamo considerare quello attuale come il momento che precede una nuova alba. L’attenzione crescente per i contenuti ideali sta riportando in gioco le istanze dell’uomo più attente ai valori etici e trascendenti e il conseguente rinnovamento dialettico si sta diffondendo ad ogni livello della realtà. Si diffonde sempre più rapidamente una nuova cultura di rete, si perfeziona la tecnologia, nascono nuovi modelli individuali e sociali e le relazioni assumono continuamente nuove forme. La tanto temuta frammentarietà non è l’effetto di un inarrestabile processo di disgregazione, ma la conseguenza dell’evoluzione del vecchio paradigma che sta gradualmente ristrutturando le dinamiche del sistema.
La Comunicazione Alchemica è un invito a ripensare le dinamiche del progresso individuale e sociale per modellare un futuro meno nevrotico, in cui la vitalità del senso non venga dissipata all’interno di inutili sovrastrutture, ne deformata all’interno di vane apparenze.
Grazie alla rivoluzione dei sistemi informativi, le opportunità del sapere sono alla portata di tutti e chiunque lo desideri può apprendere autonomamente gli insegnamenti che occorrono alla propria evoluzione, per partecipare attivamente al rinnovamento culturale necessario a completare la transizione verso una nuova epoca.

Siamo consapevoli che nell’incessante scorrere del divenire ogni cosa è destinata al cambiamento, ma perché questo avvenga in senso positivo, intendiamo sfogliare le pagine della storia per comprenderne il messaggio e attuare i cambiamenti necessari affinché possa realizzarsi la nostra vera essenza.

4.3.Arte

VIII.Un medesimo itinerario di senso può reiterarsi in una infinità di forme e rappresentazioni diverse.

Che l’autore ne sia consapevole o meno, ogni creazione si manifesta attraverso l’interpretazione o l’espressione di un itinerario di senso che ha sempre origine da una intenzionalità comunicativa.
Ma perché il senso possa manifestarsi in pienezza, è necessario conoscere i caratteri della sua enunciazione per modellare le forme più adeguate alla sua rappresentazione.
La Comunicazione Alchemica è una vera e propria disciplina creativa che consente di accogliere tutte le sfumature della realtà, per dialettizzare il sensato con l’insensato, la ragione con l’emozione, l’immanenza con la trascendenza, fino a concepire un composto armonico in cui possa esprimersi l’anima vibrante di ogni significazione.
Il linguaggio metaforico è la chiave attraverso il quale siamo in grado di spalancare le porte della logica alla fantasia, per generare quel sentimento di meraviglia che per noi non è sinonimo di stupore, ma la quintessenza del coinvolgimento. Vogliamo dare vita ad una comunicazione profonda e sincera, in grado di creare legami, di costruire relazioni e di lasciar intuire l’interconnessione del tutto con le parti.

Per questo ricorriamo all’arte di unire, di legare, di raccogliere e porre in relazione le cose, per ribaltare le une nelle altre, scoprendone la radice condivisa, l'unità reciproca, l'armonia nascosta.
Attingiamo all’immenso giacimento della nostra immaginazione, componendo la nostra opera in base ai principi di un iter creativo che prevede quattro livelli di sviluppo.

  • Il primo livello è quello della scoperta, ovvero l’arte di intuire i significati più profondi immaginando le loro possibili destinazioni
  • Il secondo livello è quello della creazione, ovvero l’arte di elaborare i pensieri per ideare una struttura dialettica in grado di combinare tutti gli elementi della comunicazione
  • Il terzo livello è quello della formazione, ovvero l’arte di scegliere gli elementi della comunicazione per modellarne le forme affinché diventino le referenti dell’itinerario prescelto
  • Il quarto livello è quello della rappresentazione, ovvero l’arte di legare le forme dell’espressione alle sostanze che gli sono più congeniali.

Ogni livello è disposto attorno a un punto di equilibrio quintessenziale e riproduce al suo interno il medesimo schema.

4.4.Esistenza

VIIII.L’esistenza della realtà sensibile è un insieme di elementi significanti derivati dall’evoluzione di una dialettica archetipica.

Un contenuto esiste solo nel momento in cui è possibile apprenderne il senso attraverso un'esperienza; e per far si che questo avvenga, deve esistere un soggetto, un oggetto e una relazione che li accomuna.
Ogni comunicazione avviene in un determinato tempo e si concede in un determinato spazio; per cui ogni itinerario di senso si costituisce a partire da un collegamento, una connessione, un legame con il mondo. Siamo immersi in un universo sensoriale e la disponibilità del senso dipende sempre da come un significante si manifesta al nostro sentire. Ma non dimentichiamo come le nostre percezioni sensoriali siano delle informazioni transitorie che richiamano sempre un senso più profondo. Ogni cosa che accade fuori di noi ha una eco che si riverbera al nostro interno sino a stabilire una connessione con la nostra anima.
Non comunichiamo per metterci in relazione, poiché lo siamo già costantemente. Per cui ogni esistenza è una coesistenza e l’esperienza ci offre l’occasione e lo stimolo per ripercorrere il filo conduttore che si snoda tra i diversi livelli di realtà sino a giungere al nostro sentimento più profondo.
Per creare un tale coinvolgimento occorre la capacità di esplorare la materia fino in fondo, senza temere di entrare nei suoi recessi più oscuri per ricavarne la parte più nobile, ovvero il senso della sua esistenza.

La nostra azione si svolge nell’istante che si sostanzia nel “qui e ora”!. Senza passato né futuro, l'unico tempo possibile è il presente. Viviamo nel mondo, siamo del mondo, agiamo nel mondo, siamo dentro e fuori noi stessi. Diventiamo ciò che vogliamo e siamo esattamente ciò che siamo: pragmatici sognatori che, consapevoli delle esigenze di un mondo sempre più globalizzato, intendono contribuire alla realizzazione di progetti al servizio del progresso individuale, sociale, ambientale, culturale ed economico.

Quanto è scritto nel manifesto della Comunicazione Alchemica sono gli ideali e i principi su cui si fonda il nostro movimento.