armonia
“Il sogno di una logica in grado di comprendere e assimilare tutte le manifestazioni di una realtà meccanica e prevedibile si è infranto definitivamente. La nuova concezione della realtà si apre a scenari inediti, in cui le declinazioni della razionalità e dell’irrazionalità concorrono, nello stesso confronto dialettico, alla creazione di una nuova dimensione sociale”.
Nell’epoca che ci stiamo lasciando alle spalle, ci hanno insegnato che ogni dualità si sarebbe dovuta risolvere nella prevaricazione di una delle parti o nella sintesi di entrambe. Imprigionati in una sorta di metafora bidimensionale abbiamo continuato a vivere la nostra esistenza senza renderci conto che tra finito e infinito, tra spirito e materia, tra realtà immanente e trascendente, non c’era alcuna frattura da sanare, ma solo infiniti passaggi tra due principi complementari che stabiliscono una immensa rete di connessioni che si estende ad ogni livello di realtà.
Ogni sistema presente in natura deve tendere all’equilibrio, e l’ormai irrinunciabile scommessa a cui ogni uomo è chiamato consiste nel dedicare se stesso all’incessante ricerca dell’armonia; ed è proprio questo il fine di questo sistema di pensiero.
Per quanto la tradizione gli abbia sempre assimilati a degli apprendisti stregoni, l’opera degli alchimisti non ha mai avuto la veniale pretesa di tramutare il piombo in oro, ma ha sempre avuto come missione quella di comprendere il funzionamento della realtà per risalire alla quintessenza da cui ogni cosa ha origine.
L’Alchimia della Comunicazione rappresenta per noi una prospettiva privilegiata da cui è possibile estendere la nostra visione della realtà per raggiungere una nuova dimensione del pensiero e della conoscenza.
È tra queste concezioni del mondo che abbiamo scelto di ricercare lo spirito della nuova epoca.
“La dualità è noumenica, profonda e incancellabile; e il nostro scopo non è quello di realizzare una nuova unità, ma di armonizzare le parti per raggiungere ciò che gli alchimisti chiamavano la “coniunctio oppositorum”.